Mutuo casa 2024: tutte le agevolazioni
Sottoscrivere un mutuo per l’acquisto di una casa ha generato non poche ansie e difficoltà nell’ultimo periodo. Ma mentre l’atteso taglio dei tassi sembra ormai prossimo, sono disponibili varie agevolazioni da poter sfruttare, tra garanzie statali, benefit aziendali e detrazione fiscali.
I ripetuti aumenti dei tassi di interesse operati dalla Banca Centrale Europa per contrastare l’inflazione hanno reso particolarmente complesso e oneroso il mercato dei mutui per gli aspiranti proprietari di case. Tanto che negli ultimi mesi sono stati in molti a chiedersi se fosse più conveniente affittare o comprare casa.
I primi segnali di una possibile inversione di rotta arrivano dalle previsioni degli analisti, i quali anticipano una riduzione dei tassi a partire dall'estate. Intanto però i mutui restano difficili da ottenere e gravosi da sostenere. Ecco perché è bene conoscere le diverse agevolazioni disponibili per chi sta progettando l'acquisto di una abitazione.
Fondo di garanzia mutui prima casa
È stata prorogata la garanzia statale fino all’80% dell’ammontare del mutuo per l’acquisto della prima casa per tutto il 2024. Per ottenerla, è necessario avere un ISEE inferiore a 40.000 euro annui, sottoscrivere un mutuo di valore superiore all’80% del valore di acquisto della casa, e l’immobile da acquistare non deve superare il valore di 250.000 euro, né rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi).
Sono state individuate cinque categorie principali a cui viene riconosciuta priorità di accesso al fondo:
- Giovani coppie coniugate o conviventi da almeno due anni
- Giovani di età inferiore ai 36 anni
- Conduttori di case popolari
- Nuclei familiari monogenitoriali con figli minori
- Nuclei familiari numerosi:
- con tre figli di età inferiore a 21 anni e ISEE non superiore a 40.000 euro annui
- con quattro figli di età inferiore a 21 anni e ISEE non superiore a 45.000 euro annui
- con cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e ISEE non superiore a 50.000 euro annui
Sicuramente un’opportunità importante per agevolare l’accesso alla prima casa dei giovani che però non possono più contare sulle agevolazioni sulle imposte legate agli atti di acquisto della prima casa previste del bonus prima casa under 36, che non è stato rinnovato (resta valido solo se il preliminare d'acquisto sia stato stipulato entro il 31 dicembre 2023 e il rogito avvenga entro il 2024).
Bonus mutuo casa 2024
Un’altra importante misura a sostegno di coloro che affrontano le spese legate all’acquisto di una casa destinata ad abitazione principale è il bonus mutuo. Esso viene erogato come detrazione IRPEF sugli interessi passivi versati alla banca, nella misura del 19% su un massimo di 4.000 euro, dunque si può ottenere un rimborso fino a 760 euro.
Sono due i requisiti principali per accedere a questo bonus: il mutuo deve essere stato stipulato non oltre 12 mesi prima o dopo l’acquisto della casa e l’acquirente deve destinare l’immobile ad abitazione principale per sé o per la propria famiglia entro un anno dall’acquisto, altrimenti la detrazione non verrà concessa. Sono previste eccezioni per chi deve spostare la residenza per motivi di lavoro, per ricovero o se si lascia l’immobile a disposizione di familiari appartenenti al nucleo originario (ad esempio, un figlio o il coniuge).
Spese mutuo casa tra i fringe benefit
Una novità importante riguarda i fringe benefit, cioè i beni e servizi che il datore di lavoro può decidere di erogare ai dipendenti come forma i welfare aziendale e che restano esclusi dall'imponibile fiscale entro una certa soglia, ad esempio buoni pasto, polizze assicurative, asili aziendali, ecc.
Per la prima volta, infatti, viene data la possibilità di includere tra i fringe benefit, anche somme destinate all’affitto della prima casa o agli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. L’agevolazione può avvenire tramite erogazione diretta o sotto forma di rimborso.
Questa possibilità, al momento prevista solo per il 2024, pone il limite complessivo di 1.000 euro alle somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro. Tale limite si alza a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Fondo sospensione mutui
Dopo le regole straordinarie introdotte durante l’emergenza Covid, torna al regime ordinario il fondo sospensione mutui per la prima casa, noto anche come Fondo Gasparrini. Esso consente ai titolari di un mutuo contratto per l’acquisto della prima casa di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà. La sospensione viene concessa fino a un massimo di 18 mesi.
Al fondo possono accedere soggetti che presentano un ISEE non superiore a 30.000 euro e per i mutui di importo fino a 250.000 euro. Non sono state prorogate le misure straordinarie introdotto durante la pandemia che consentivano l’accesso al fondo anche ai titolari di partita IVA con un calo di fatturato superiore al 33%.
Cartolarizzazione sociale
Infine, è stata introdotta la cartolarizzazione sociale, un nuovo strumento che tende la mano a chi è in difficoltà e non riesce a sostenere le rate del mutuo ins seguito ai forti rialzi delle rate. Nomina ha recentemente evidenziato come in 2 anni la rata del mutuo a tasso variabile per alcune famiglie è aumentata fino al 119% Su richiesta del debitore in difficoltà, l’immobile viene trasferito a una società immobiliare detta Reoco (acronimo di Real Estate Owned Company) che concede l’immobile in locazione agli originari proprietari ad una cifra adeguata alle loro capacità economiche, dando loro la possibilità di un riacquisto. In questo modo, i proprietari possono saldare il debito in tempi più lunghi senza perdere la loro casa e le banche non hanno mancati pagamenti.