Investimenti immobiliari: quattro asset alternativi da valutare
20 Giugno 2024 - Insights

Investimenti immobiliari: quattro asset alternativi da valutare

Di fronte a un quadro macroeconomico che resta complesso, le asset class alternative mantengono un forte appeal come opportunità per investimenti immobiliari. Ma accanto a settori che vanno ormai consolidandosi, se ne affacciano di nuovi meritevoli di attenzione.

La ricerca di diversificazione per proteggersi dalle fluttuazioni di mercato continua a spingere gli investitori ad esplorare opportunità al di là dei canali tradizionali, focalizzandosi sulle cosiddette asset class alternative, che tradizionalmente presentano una limitata correlazione con i mercati finanziari.

Ma oltre a settori ormai consolidati e sempre più vicini al prodotto core come i data center, le RSA e gli studentati, stanno emergendo nuovi comparti che promettono interessanti prospettive per gli investimenti immobiliari.

In questo articolo esamineremo quattro categorie di asset immobiliari alternativi che stanno attirando rapidamente l'attenzione degli investitori, dimostrando resilienza e un notevole potenziale di sovraperformance.

Energie rinnovabili

Il settore delle energie rinnovabili offre un'opportunità interessante per investimenti immobiliari capaci di coniugare rendimenti finanziari e sostenibilità ambientale. Investire in asset come parchi fotovoltaici, impianti eolici o idroelettrici non solo offre prospettive finanziarie vantaggiose, ma contribuisce anche in modo tangibile alla lotta contro il cambiamento climatico e alla costruzione di un futuro più sostenibile.

Secondo il rapporto dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) dal titolo “Renewable Energy Market Update – Outlook for 2023 and 2024”, il settore delle energie rinnovabili è in piena espansione. Una crescita certamente alimentata dalla crescente domanda di energia elettrica dovuta alla spinta verso la mobilità elettrica e all'elettrificazione in diversi settori.

Va poi ricordato che questo settore può contare sul sostegno di iniziative governative. In Italia, infatti, uno dei principali obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è proprio quello di promuovere e facilitare lo sviluppo di filiere industriali nel settore delle energie rinnovabili, oltre alla creazione di comunità energetiche rinnovabili.

Agribusiness 

L’agribusiness è un altro interessante ambito di investimento immobiliare alternativo in grado di coniugare stabilità finanziaria, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.

In un contesto in cui la popolazione mondiale è destinata a superare i 10 miliardi di persone entro il 2050, l'agricoltura si trova di fronte alla crescente domanda alimentare, richiedendo un significativo aumento della produttività. Affrontare questa sfida implica l'adozione di nuove tecnologie e pratiche agricole sostenibili, necessarie per garantire la sicurezza alimentare senza compromettere l'ambiente e le risorse naturali.

L'agribusiness italiano, riconosciuto da Coldiretti come uno dei più green in Europa, si posiziona all'avanguardia nella promozione di pratiche agricole sostenibili, contribuendo non solo alla conservazione del suolo e delle risorse idriche, ma anche allo sviluppo economico delle comunità locali. È chiaro dunque che investire in questo settore non solo genererebbe importanti rendimenti finanziari, ma potrebbe anche tradursi in un rafforzamento della reputazione aziendale grazie all'adozione di politiche socialmente responsabili.

Glamping e campeggi di lusso

Il glamping è un asset alternativo in crescita all'interno del settore hospitality. Si tratta di una tipologia di soggiorno che offre sistemazioni lussuose immerse nella natura e ha registrato una notevole espansione negli ultimi anni, complice la pandemia che ha creato una forte domanda per esperienze all’aperto.

A differenza dei tradizionali campeggi, il glamping (termine che nasce dalla fusione tra "glamour" e “camping”) si distingue per essere un prodotto esclusivo e sofisticato, che unisce il contatto con la natura ai servizi tipici di un hotel a cinque stelle. Gli alloggi variano da lussuose tende a case sugli alberi e bubble room, tutte fornite di letti veri e propri, bagni privati, aria condizionata e Wi-Fi.

Questa combinazione di comfort e natura rende il glamping allettante per un'ampia gamma di clienti, tra cui famiglie con bambini, viaggiatori esigenti e più in generale coloro che desiderano una fuga all'aria aperta ma senza fastidi.

Da un punto di vista prettamente finanziario, il glamping offre un'interessante opportunità per investimenti immobiliari alternativi nell'ambito dell'hospitality. Con un mercato globale che dovrebbe raggiungere i $5,94 miliardi entro il 2030, e un tasso di crescita annuale composto di circa il 9%, questa asset class promette rendimenti potenzialmente significativi nel lungo periodo.

Centri di self-storage

La richiesta di self-storage, ossia di spazi in affitto dove privati e aziende possono depositare i propri beni in tutta sicurezza, è in forte crescita, alimentata da una serie di dinamiche sociali ed economiche in evoluzione. Tra queste, le case che si fanno più piccole e l’adozione dello smart working, che sta ridefinendo gli standard degli spazi lavorativi.

Secondo le previsioni della società di ricerca di mercato Research and Markets, entro il 2030 questo settore raggiungerà un valore di oltre 85 miliardi di dollari. In Italia siamo ancora relativamente indietro rispetto ad altri Paesi, con solamente circa 90 strutture di self-storage attualmente disponibili sul territorio nazionale. Questo lascia però ampi margini di sviluppo da esplorare in ottica di investimento.

Noti anche come "hotel delle cose", questi spazi di archiviazione offrono diversi vantaggi per gli investitori. Richiedono costi di avviamento e di gestione inferiori rispetto ad altri asset commerciali, il che si traduce in margini di profitto più ampi. Inoltre, il modello di affitto, generalmente su base mensile, consente una rapida adattabilità alle fluttuazioni economiche. Senza contare che si tratta di un settore a basse emissioni, grazie al limitato numero di persone presenti nelle strutture e al basso consumo energetico degli edifici, il che rende lo rende un'opzione attraente in un'epoca in cui gli investimenti sono sempre più influenzati dai criteri ESG.