Perchè conviene investire nello student housing
5 Dicembre 2023 - Insights

Perchè conviene investire nello student housing

Con unofferta di alloggi ancora troppo scarsa a fronte di un costante flusso di studenti fuori sede in cerca di una sistemazione, lo student housing rappresenta una delle asset class più interessanti del momento, capace di garantire interessanti ritorni economici per investitori e operatori.

Il numero di studenti che si spostano ogni anno per frequentare università lontane da casa è in costante aumento. Ma nonostante la domanda di alloggi specifici per questi studenti cresca in maniera esponenziale, l'offerta residenziale in Italia non sembra tenere il passo.

Da una parte, il boom degli affitti brevi, spesso percepiti come più redditizi da parte dei proprietari, sta sottraendo unità abitative al mercato tradizionale degli affitti a lungo termine. Dall’altra, i tassi dei mutui alle stelle rendono difficile l'acquisto di una casa per molti, spingendo una crescente fetta della popolazione verso il mercato degli affitti. Il risultato è un'escalation dei prezzi delle (poche) case disponibili in affitto, tanto che per gli studenti trovare un alloggio è diventata un’impresa.

L'emergenza caro-affitti si fa sentire prepotentemente e sta diventando un tema centrale del dibattito nazionale, evidenziando l'urgente necessità di soluzioni abitative accessibili per la popolazione studentesca. In questo contesto, lo student housing sta riscuotendo un forte interesse da parte degli investitori, posizionandosi come una asset class in forte espansione e tra le più attrattive per investimenti alternativi nell’immobiliare. Tanto che lo scorso anno il volume complessivo degli investimenti in alloggi per studenti fuori sede è stato pari al 18% degli investimenti complessivi nel comparto residenziale (fonte: Scenari Immobiliari).

Un mercato giovane e ad alto potenziale

Nell'anno accademico 2021/2022, l'Italia ha registrato oltre 1,8 milioni di iscritti nelle università, di cui circa il 40% sono fuori sede (fonte: MUR). E secondo i dati preliminari rilasciati dal Censis per l'anno accademico 2022/2023, l'incremento delle immatricolazioni prosegue su una traiettoria positiva, con un rialzo del 2,2%.

Ciononostante, l'attuale offerta di alloggi per studenti in Italia si attesta su un totale di soli 40.000 posti letto in strutture gestite da programmi DSU (Diritto allo Studio Universitario). Una cifra decisamente inadeguata di fronte a una domanda elevata e che continua a crescere.

Le città più ambite sono Milano, Roma, Bologna e Torino, grazie alla presenza di atenei prestigiosi e alla ricchezza di opportunità culturali che richiamano un ampio numero di studenti sia a livello nazionale che internazionale. Tuttavia in questi centri il gap tra domanda e offerta porta gli studenti a dover competere per alloggi nel settore degli affitti privati già sottoposto a forte pressione, con un inevitabile innalzamento dei prezzi. Tale scenario evidenzia come l'Italia, in termini di student housing, sia ancora agli albori rispetto ad altri contesti europei, lasciando tuttavia intravedere ampie prospettive di crescita nel segmento.

Diversificazione e flussi di cassa stabili

Investire nello student housing permette di diversificare il proprio portafoglio per una maggiore protezione contro potenziali flessioni del mercato. La diversificazione riguarda non soltanto la tipologia di immobile, ma anche la sua ubicazione geografica, poiché oltre ai noti poli universitari di Milano, Roma e Bologna, esistono numerosi centri universitari su tutto il territorio nazionale, sia in grandi città che in quelle considerate secondarie, che meritano attenzione.

È altresì rilevante sottolineare come lo student housing garantisca agli investitori un flusso di cassa costante e un rischio di morosità molto ridotto. Questa peculiarità emerge con chiarezza se si considera che, a differenza di altri settori soggetti a variazioni congiunturali, l'ambito dell'istruzione registra una domanda piuttosto stabile e prevedibile, indipendentemente dalle fluttuazioni economiche o di mercato. Questa stabilità si traduce in alti livelli di occupancy nel lungo periodo, rendendo lo student housing un'opzione d'investimento solida.

Il PNRR per investire nello student housing

Un ulteriore incentivo per investire nello student housing arriva dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con cui sono stati stanziati un totale di 960 milioni di euro per supportare la realizzazione di nuovi alloggi per studenti da parte di investitori. L’obiettivo ultimo è contribuire a colmare il divario tra domanda e offerta ricettiva nel comparto abitativo universitario incrementando il numero dei posti letto in studentati di circa 60.000 unità su tutto il territorio nazionale entro il 2026.

Per favorire gli investimenti, la normativa prevede un regime di tassazione simile a quello applicato per l’edilizia sociale e consente l'utilizzo flessibile dei nuovi alloggi quando non necessari ad ospitare studenti.

Student housing

Lo student housing rappresenta una delle principali asset class di investimento alternativo nell’immobiliare. In Italia si tratta di un settore in forte espansione e in grado di offrire rendimenti molto interessanti, grazie a una domanda in costante aumento.

Nel nostro Paese, infatti, il gap tra la domanda e l'offerta di posti letto per studenti è ancora elevato. Basta pensare che il numero di studenti universitari nell'anno accademico 2021/2022 ha superato 1,8 milioni, di cui poco meno della metà sono fuori sede e i posti letto disponibili - circa 40.000 quelli gestiti nell’ambito dei programmi di DSU (Diritto allo Studio Universitario) - riescono a soddisfare solo una minima parte della domanda. È chiaro, dunque, come questo settore presenti ampi margini di crescita e, dunque, di guadagno.

Va inoltre detto che gli studentati offrono la migliore opportunità di allocare capitali in maniera diversificata geograficamente in quanto rappresentano una asset class in forte espansione non solo nelle grandi città ma anche in quelle considerate secondarie.