Il mercato immobiliare nel 2024: principali trend
23 Gennaio 2024 - Insights

Il mercato immobiliare nel 2024: principali trend

Con l'inizio del nuovo anno, è tempo di riflettere sulle nuove sfide e le opportunità che attendono il mercato immobiliare nel 2024.

Nel corso del 2023, il settore immobiliare ha affrontato sfide significative, tra cui l'alta inflazione e l’incremento dei tassi d'interesse che hanno reso i mutui più costosi. Inoltre, le dinamiche geopolitiche internazionali hanno creato incertezza e instabilità a livello macroeconomico, frenando gli investimenti.

Nonostante ciò, il mercato immobiliare in Italia ha mostrato una buona resilienza rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea. Tanto che secondo le analisi di Scenari Immobiliari, nel nostro Paese il settore continuerà a registrare indicatori positivi, con una crescita prevista di circa il 2% per il prossimo anno.

I trend del mercato immobiliare nel 2024

Nel dinamico mondo dell'immobiliare, il 2024 si preannuncia come un anno di conferme e nuove opportunità.

Vediamo dunque alcuni dei principali trend su cui sarà necessario focalizzare  l’attenzione, inclusi i settori di maggior rilievo e soprattutto l’andamento dei tassi di interesse che tanto hanno influenzato il mercato nel corso di quest’anno.

Continua la corsa alla digitalizzazione

L'ultimo rapporto di Euromonitor International, “Top Global Consumer Trends 2024”, traccia un profilo marcatamente tecnologico del consumatore tipo per il 2024. Una evoluzione prevedibile considerando il modo in cui il digitale sta trasformando aziende, mercati e comportamenti. Il real estate ne è un chiaro esempio, oggetto di una rivoluzione digitale che impatta ogni aspetto, dalla progettazione alla gestione degli immobili.

Come già osservato quest’anno, anche nel 2024 l'Intelligenza Artificiale sarà una risorsa strategica per il real estate. Gli algoritmi di IA, grazie alla loro capacità di apprendimento dinamico e avanzato, permetteranno di personalizzare servizi, realizzare stime ancora più accurate e gestire processi complessi. Ciò fornirà un supporto importante ai professionisti del settore, potenziandone l’efficienza.

Le tecnologie legate all'Internet of Things (IoT) rappresentano un altro pilastro strategico per il real estate. Queste soluzioni non solo migliorano l'efficienza e la sostenibilità degli edifici, ma rivoluzionano anche l'esperienza degli spazi abitativi e lavorativi, rendendoli più intelligenti, sicuri e adattabili alle proprie esigenze. La possibilità di monitorare gli edifici in tempo reale, ad esempio, offre agli investitori informazioni preziose per prendere decisioni più informate e ai property e facility manager dati importanti per ottimizzare operazioni, risorse e costi.

Infine, continuerà a crescere l'uso di tecnologie quali tour virtuali in 3D e video con droni, offrendo esperienze sempre più immersive. Queste soluzioni, diventate popolari durante la pandemia, permetteranno ai clienti di esplorare proprietà senza dover essere fisicamente presenti, rispondendo così alle preferenze dei clienti moderni, che essendo per lo più nativi digitali, sono abituati alla comodità delle soluzioni online.

Il mercato immobiliare nel 2024 è verde e sostenibile

Nel 2024, l'attenzione verso l’ambiente resterà centrale, rendendo le tematiche ESG non solo un imperativo etico, ma un vantaggio competitivo distintivo.

Le innovazioni nel campo della costruzione sostenibile, l'efficienza energetica e l'uso di materiali a basso impatto ambientale saranno un prerequisito indispensabile per ogni iniziativa immobiliare, un trend che interessa tutte le asset class.

Nel settore residenziale, ad esempio, i criteri green si imporranno come requisiti fondamentali per gli acquirenti, al pari di fattori come la metratura e la posizione dell’immobile. Questa tendenza non è soltanto il risultato di una crescente consapevolezza ambientale, ma anche una necessità dettata dalla nuova normativa europea “Energy performance building”, che impone agli edifici residenziali in Europa di avere almeno la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033.

Anche in settori come gli uffici e la logistica, l'enfasi sulle metriche ESG sarà più marcata che mai. Questo perchè le aziende ormai vengono valutate non solo per i risultati di business ma anche per il loro impatto ambientale, la responsabilità sociale e le strutture di governance (dal 2024 il bilancio di sostenibilità diventerà un obbligo per molte) e ciò inevitabilmente influenza le loro scelte in fatto di sedi e stabilimenti su cui puntare.

Gli investitori e i grandi operatori del settore continueranno a focalizzarsi su progetti di riqualificazione e ristrutturazione di immobili esistenti dotandoli di credenziali green. Questi interventi rappresentano non solo interessanti opportunità di business data l’elevata richiesta per spazi green, ma anche un passo fondamentale verso la modernizzazione del patrimonio immobiliare italiano, notoriamente tra i più obsoleti d’Europa.

I settori immobiliari di maggior interesse per il 2024

Il residenziale continuerà ad offrire interessanti opportunità di investimento, soprattutto nelle classi di asset alternative come il Senior Housing[1]  e lo Student Housing, in quanto c’è ancora scarsità di soluzioni abitative adeguate per questi segmenti demografici in un contesto di elevata domanda. Crescerà anche il segmento Multifamily, alimentato da un crescente interesse verso l’affitto a causa delle difficoltà di accesso ai mutui per l'acquisto di una casa.

Nell'ambito degli asset alternativi, anche i data center - un asset strategico  per le sfide legate alla digitalizzazione - restano prodotti d'investimento molto interessanti nel 2024. In particolare, l'incremento nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in svariati settori spinge le aziende a ricercare infrastrutture avanzate capaci di gestire l'elevata densità di dati richiesta. Meta, ad esempio, prevede di investire fino a 35 miliardi di dollari in data center nel prossimo anno.

Il settore della logistica registrerà risultati molto positivi anche nel 2024, sostenuto dalla crescita costante dell’e-commerce. Gli operatori cercano in particolare spazi di alta qualità, green e e innovativi, preferibilmente ubicati in prossimità dei centri urbani. Quanto agli uffici, una delle asset class tradizionalmente preferite dai grandi investitori, l’interesse resta forte ma pone più che mai l’accento su posizione e qualità degli immobili.

I tassi scenderanno?

Concludiamo questo approfondimento con un argomento che tiene banco nelle discussioni di privati e addetti ai lavori, suscitando notevole preoccupazione e intensi dibattiti: i tassi di interesse.

Se il 2023 verrà ricordato come un anno particolarmente difficile per il mercato dei mutui, prevedere l'evoluzione dei tassi di interesse nel 2024 rimane una sfida complessa. Nel corso dell'anno appena trascorso, abbiamo assistito ad un incremento marcato dei tassi di interesse, conseguenza delle misure di politica monetaria restrittiva implementate dalla Banca Centrale Europea. Queste azioni, volte a contenere l'inflazione, hanno reso l'accesso al credito significativamente più oneroso, con una pressione crescente sui proprietari immobiliari, spesso incapaci di ripagare il debito e costretti a vendere i loro beni a valori notevolmente ridotti.

Nonostante a novembre l'inflazione nell'Eurozona sia diminuita, raggiungendo il 2,4% - il livello più basso dal luglio del 2021 - molti esperti ritengono sia ancora troppo presto per parlare di un’inversione di marcia. La possibilità di un nuovo incremento dell'inflazione non è da escludere, e questo ci porta a considerare con prudenza le prospettive future. È ragionevole aspettarsi che i tassi di interesse rimangano elevati per i primi mesi del 2024, con una possibile, graduale diminuzione a partire dalla seconda metà dell'anno.